La riparametrazione dei permessi ex art. 33, l. 104/1992 in relazione alla ridotta durata della prestazione lavorativa è discriminatoria
Sinossi: Il contributo analizza la sentenza della Corte di cassazione, Sezione Lavoro, 16 aprile 2025, n. 10012, soffermandosi sui profili di discriminazione diretta nella riduzione dei permessi ex art. 33, l. n. 104/1992, concessi a un lavoratore disabile convenzionato con orario ridotto. La Corte ha escluso che il riproporzionamento dei permessi alla minore durata della prestazione costituisca un accomodamento ragionevole, affermando il diritto alla piena fruizione dei permessi come misura compensativa delle maggiori difficoltà derivanti dalla disabilità. La nota approfondisce la risarcibilità in re ipsa del danno non patrimoniale, sottolineando la tutela della dignità e dei diritti fondamentali del lavoratore, indipendentemente dalla natura del rapporto di lavoro. Il commento evidenzia, inoltre, le criticità interpretative e applicative del principio, nell’ottica di un equilibrio tra flessibilità organizzativa e piena garanzia dei diritti dei lavoratori disabili.
Abstract: The contribution analyzes the judgment of the Italian Court of Cassation, Labour Section, 16 April 2025, No. 10012, highlighting issues concerning direct discrimination in the reduction of leave under Article 33 of Law No. 104/1992, granted to a disabled worker engaged on a part-time contractual basis. The Court ruled that the proportional reduction of leave according to the shorter working hours cannot be considered a reasonable accommodation, affirming the worker’s right to full entitlement as a means to offset the additional difficulties arising from the disability. The note also examines the concept of in re ipsa compensability of non-pecuniary damage resulting from discrimination, emphasizing the protection of the worker’s dignity and fundamental rights, regardless of the type of employment relationship. The commentary aims to highlight interpretative and practical challenges of this principle, in the perspective of balancing organizational flexibility with the full guarantee of the rights of disabled workers.
