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On line il rapporto Eurofound Living, working and Covid-19

Attualità - Redazione - 10 Ottobre 2020

Ad aprile 2020 la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound) ha lanciato un sondaggio (on line) in tutta Europa Unione denominato Living, working and COVID-19 . L’agenzia dell’Unione europea ha effettuato due diverse rilevazioni, una ad aprile e una a luglio,  rendendo così possibile confrontare la situazione tra gli intervistati durante e dopo il lockdown che ha coinvolto, con diversa intensità, i Paesi dell’Unione.

Ai fini del sondaggio, Eurofound ha raccolto dati  in tutta l’Unione europea sullecondizioni di vita e di lavoro durante la pandemia COVID-19. Diversamente dalle indagini periodiche condotte dall’Agenzia sulle condizioni di vita (EQLS) e di lavoro (EWCS), i dati sono stati raccolti soltanto on line, anche pubblicizzando la rilevazione sul sito web di Eurofound e su Facebook, per ampliare la platea dei partecipanti.

Il primo sondaggio include domande su situazione occupazionale degli intervistati, conciliazione vita-lavoro e uso del lavoro da remoto durante il COVID-19. Si sofferma anche sulla qualità della vita e della società, con domande che vanno dalla soddisfazione personale, felicità e ottimismo, alla salute e ai livelli di fiducia in istituzioni. Nel secondo invio sono state nuove domande sulla qualità del lavoroe sulla salute e la sicurezza anche al lavoro, didattica e servizi online, programmi di sostegno da parte delle istituzioni durante la pandemia.

I risultati del sondaggio elettronico del primo ciclo riflettono un diffuso disagio emotivo, preoccupazioni finanziarie e bassi livelli di fiducia nelle istituzioni. I livelli di preoccupazione sono diminuiti leggermente nel secondo round, in particolare tra i gruppi di intervistati che beneficiavano delle misure di sostegno attuate durante la pandemia. Allo stesso tempo, i risultati sottolineano le forti differenze tra i paesi e tra i gruppi socioeconomici che indicano crescenti disuguaglianze.

I risultati confermano l’aumento del lavoro da remoto, esplorando cosa questo significhi per l’equilibrio tra lavoro e vita privata e gli elementi della qualità del lavoro.

Il remote working, per effetto della pandemia e dell’accelerazione delle tecnologie digitali, sta assumendo una centralità inedita in Italia (e a livello mondiale) per la salvaguardia dei posti di lavoro.

Vi è però una enorme frattura tra il lavoro a distanza pre e post-emergenza, nonché rispetto al lavoro pubblico e privato, alla luce di una diversificazione di funzioni dell’agilità.  La nuova e provvisoria  modalità di lavoro agile se, per un verso, costituisce una possibile misura di accomodamento ragionevole, per altro verso, alimenta nuovi rischi e pericoli di discriminazione.

Segnaliamo l’intervento di Marina Brollo al Convegno Lo smart working tra lavoro privato e pubblico, webinar del 16 settembre 2020  organizzato da AGI Campania e disponibile a questo link https://www.youtube.com/watch?v=iI2-NhLCbeI.

 

 

 

 

 

Per approfondire

Eurofound 2020 Covid

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