XXIII RAPPORTO ANNUALE INPS
Il 24 settembre 2024, presso la Direzione Generale INPS, è stato presentato il XXIII Rapporto annuale dell’Istituto che si configura come un documento di riferimento fondamentale per l’analisi delle dinamiche previdenziali, sociali ed economiche del nostro Paese.
Tra i temi trattati vi sono: la sostenibilità previdenziale, l’invecchiamento della popolazione, il calo demografico, la child penality, le sfide per il mercato del lavoro, le nuove generazioni.
Di seguito una sintesi dei dati riportati nel Rapporto:
Le prestazioni istituzionali dell’Inps nel 2023 sarebbero state pari a 398.063 milioni, con un aumento di 17.345 milioni rispetto al 2022 (380.718 milioni).
Le pensioni riportano un totale di 304.145 milioni e un aumento di 20.890 (+7,4%) rispetto ai 283.254.
Le spese per il sostegno del reddito, che nel 2022 erano pari a 26.033 milioni, riportano una diminuzione del 29,3% e totalizzano 18.408 milioni (-7.625 milioni).
La voce più consistente è rappresentata dai trattamenti di disoccupazione, pari a 13.099 milioni, con aumento di 1.563 milioni (+13,5%) sull’anno 2022. Seguono i trattamenti di malattia pari a 2.713 milioni (-888 milioni). I Bonus 200 euro (art. 32 D.L. n. 50 del 2022) e Bonus 150 euro (D.L. n. 144 del 2022), che complessivamente ammontano a 554 milioni, diminuiscono di 7.837 milioni.
L’inclusione sociale riporta una spesa di 34.104 milioni (+0,9% rispetto al 2022), tra cui sono in evidenza le prestazioni per l’invalidità civile (pari a 21.619, +5,3% rispetto allo scorso esercizio) e il Reddito e Pensione di Cittadinanza (pari a 6.688, -16,8% sul 2022) e gli assegni e pensioni sociali (+ 559 milioni, +10,7%)
Le spese per la famiglia, con 23.847 milioni, registrano una crescita del 12,3% rispetto al dato 2022 pari a 21.242 milioni.
L’aumento dell’Assegno Unico e Universale (+5.393 milioni) combinato con la diminuzione dell’Assegno al nucleo familiare (-2.868 milioni), costituiscono la principale motivazione di tale andamento.