Sul ruolo della certificazione della parità di genere negli appalti pubblici alla luce dei primi pronunciamenti della giurisprudenza
Sinossi: Con la decisione in commento il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa (TRGA) per il Trentino Alto-Adige, Sezione di Bolzano, si occupa (per la prima volta, a quanto consta) della certificazione della parità di genere e, più in particolare, della sua collocazione nell’ambito della disciplina degli appalti pubblici. Nell’accogliere il ricorso proposto, i giudici amministrativi affermano che tale certificazione, rappresentando un requisito di ordine generale (ovvero avente natura soggettiva), non può in alcun modo costituire l’oggetto di un contratto di avvalimento. Di conseguenza, al raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) risultato vincitore della gara d’appalto oggetto della sentenza in esame non poteva essere riconosciuto il punteggio previsto per il possesso della certificazione della parità di genere, che tra l’altro era risultato decisivo per la collocazione del suddetto RTI al primo posto della relativa graduatoria. Dopo aver ricostruito i fatti di causa, il presente contributo prende in esame gli istituti del contratto di avvalimento e della certificazione della parità di genere, approfondendoli e chiarendo così le argomentazioni giuridiche offerte dal TRGA di Bolzano. L’A. coglie altresì l’occasione, da ultimo, per fare il punto della situazione in ordine all’attuazione concreta della certificazione della parità di genere, tra elementi di forza e criticità.
Abstract: With this decision, the Trentino-South Tyrol Regional Court of Administrative Justice (RCAJ), Section of Bolzano, deals (for the first time to our knowledge) with the certification of gender equality and, more specifically, with its place in the public procurement rules. In upholding the proposed appeal, the administrative judges state that such certification, being a general requirement (i.e. of a subjective nature), cannot in any way be the subject of a contract of reliance. Consequently, the temporary grouping of companies which had won the respective tender could not be awarded the points provided for the possession of the gender equality certification, which, significantly, had been decisive in placing them first in the relevant ranking. After examining the facts of the case, the present contribution analyses in depth the contract of reliance and the gender equality certification, aiming at clarifying the legal arguments offered by the RCAJ of Bolzano. Finally, the author takes the opportunity to assess the concrete implementation prospects of the gender equality certification, pointing out its strengths and weaknesses.