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Gli accomodamenti sempre più ragionevoli nel diritto vivente, nell’ottica antidiscriminatoria

Giurisprudenza - Francesca Limena - 6 Marzo 2025

Sinossi: Il contributo analizza una recente decisione del Tribunale di Modena, che ha riconosciuto la violazione del principio di parità di trattamento e la discriminazione per ragioni di handicap nei confronti di una collaboratrice scolastica con disabilità grave. Il giudice, attraverso un’analisi della normativa nazionale ed europea in materia antidiscriminatoria, ha evidenziato l’obbligo del datore di lavoro di adottare ogni ragionevole accomodamento per garantire il diritto del lavoratore a condizioni di pari opportunità. La sentenza risulta particolarmente significativa in quanto consolida il principio dell’accomodamento ragionevole. L’a. evidenzia come tale principio si configuri come un vero e proprio “grimaldello” giuridico capace di superare la resistenza del datore di lavoro fondata sulla libertà di iniziativa economica, contribuendo così a bilanciare i diritti individuali con le esigenze organizzative. L’analisi si sofferma infine sull’applicazione concreta della normativa da parte del giudice, evidenziando come, in questo caso, l’obbligo di accomodamento non sia stato imposto per evitare un licenziamento, ma per garantire l’accesso a un diritto contrattuale, dimostrando l’ampia portata di questo principio nell’evoluzione della giurisprudenza antidiscriminatoria.

 

Abstract: The contribution analyzes a recent decision by the Tribunal of Modena, which recognized a violation of the principle of equal treatment and discrimination on the grounds of disability against a school assistant with a severe disability. Through an analysis of national and European anti-discrimination legislation, the judge highlighted the employer’s obligation to adopt all reasonable accommodations to ensure the worker’s right to equal opportunities. The ruling is particularly significant as it consolidates the principle of reasonable accommodation. The author emphasizes how this principle serves as a true legal “lever” capable of overcoming the employer’s resistance based on the freedom of economic initiative, thus helping to balance individual rights with organizational needs. Finally, the analysis focuses on the concrete application of the legislation by the judge, highlighting how, in this case, the obligation to provide accommodations was not imposed to prevent dismissal but rather to ensure access to a contractual right, demonstrating the broad scope of this principle in the evolution of anti-discrimination case law.

 

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