La monocommittenza tra avvocati: la qualificazione del rapporto dal punto di vista giuslavoristico
Sinossi: Il saggio approfondisce il tema della monocommittenza tra avvocati ed in specie la questione dell’inquadramento, dal punto di vista del diritto del lavoro, del rapporto che lega il professionista legale ad un solo committente. Si cerca, in particolare, di verificare se la regola, posta dalla legge professionale, sull’incompatibilità tra professione di avvocato e lavoro subordinato corrisponda effettivamente ad un principio intangibile, rispettoso dei precetti di uguaglianza e ragionevolezza, cui si lega la discrezionalità del legislatore, considerando a tal fine alcuni elementi distonici presenti nella stessa legge e confrontando la normativa italiana con quella di altri ordinamenti. Si tenta di capire anche se l’avvocato con unico committente possa essere considerato un lavoratore parasubordinato. Vengono analizzate infine le principali proposte di regolamentazione del fenomeno della monocommittenza in discussione negli ultimi tempi.
Abstract: The essay delves into the issue of single-clientship among lawyers and the question of framing, from a Labour Law point of view, the relationship that binds a lawyer to a single client. An attempt is made, in particular, to ascertain whether the rule, laid down by the Legal Profession Law, on the incompatibility between the lawyers’ profession and (subordinate) employment corresponds to an intangible principle, respectful of the precepts of equality and reasonableness, to which is attached the discretion of the legislator, considering certain distorting elements present in the Law and comparing the Italian legislation with that of other countries. An attempt is also made to understand whether a lawyer with a single client could be considered self-employed. Finally, the A. analyses the main proposals for regulating the phenomenon of Single-Clientship under discussion in recent times.