Online il Report “Accelerating Acceptance” per le persone LGBTQ negli USA
Lo studio “Accelerating Acceptance” realizzato negli Stati Uniti dall’Associazione GLAAD dimostra che un numero sempre maggiore di americani non LGBTQ sostiene la parità di diritti per le persone LGBTQ.
GLAAD è un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di promuovere una rappresentazione equa, obiettiva e inclusiva delle persone LGBTQ attraverso la programmazione di attività nazionali e locali volte a favorirne l’accettazione. Sul piano metodologico, l’Accelerating Acceptance Study è stato condotto su un campione nazionale di 2.533 statunitensi adulti, di età pari o superiore a 18 anni, ponderando i dati al fine di ottenere risultati che siano maggiormente rappresentativi della popolazione adulta di pari età.
Lo studio rileva un importante incremento i del sostegno delle persone non LGBTQ verso la comunità LGBTQ, evidenziando pero’ come vi sia ancora un ritardo nella comprensione e nella conoscenza della comunità LGBTQ. Questo dato sembra strettamente correlato all’insufficiente visibilità e rappresentazione nei media e nella pubblicità per tali persone, il che induce a sottolineare l’importanza – positiva o negativa che sia – che rivestono i mezzi di comunicazione nella diffusione di modelli e valori.
Guardando ai principali esiti dell’inchiesta, gli americani non LGBTQ concordano in maniera schiacciante (91%) sul fatto che le persone LGBTQ dovrebbero essere libere di vivere la propria vita senza correre il rischio di subire discriminazioni; maggioranza che si riduce di poco (84%) qualora si passa alla parificazione dei diritti.
Lo studio, tuttavia, evidenzia una mancanza di conoscenza sostanziale delle peculiarità che caratterizzano le diverse persone appartenenti alla comunità LGBTQ, evidenziando così la necessità di una maggiore esposizione e visibilità. Infatti, il 55% degli americani non LGBTQ non saprebbe descrivere gli individui che compongono la comunità, mentre meno del 30% afferma di conoscere personalmente una persona transgender.
Il dato anticipa informazioni più specifiche che riguardano le relazioni interpersonali. La maggior parte degli adulti non LGBTQ si sente a proprio agio nell’interagire con le persone LGBTQ (80%), percentuale che tuttavia si riduce nel caso di persone non binarie e transgender (76%).
Un recente sondaggio pubblicato negli Stati Uniti ha evidenziato che la percentuale di persone adulte statunitensi che si identificano come lesbiche, gay, bisessuali, transgender o non eterosessuali è rimasta stabile nel 2022 (7,2%), raddoppiata rispetto alle analisi effettuate per la prima volta un decennio fa. Se questo incremento è dovuto ad una maggiore libertà degli individui di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere (soprattutto nel caso dei giovani appartenenti alla c.d. Generazione Z), ciò non toglie come ancora oggi diversi ordinamenti nazionali rifuggano dal sostenere la parità dei diritti delle persone LGBTQ. Al contrario, come dimostrano il recente Rapporto di Amnesty International e la Risoluzione del Parlamento Europeo, persiste ancora il rischio concreto di un attacco alle libertà e ai diritti delle persone LGBT.