Donne in sanità: al via un tavolo tecnico per la professionalità
Secondo un’analisi pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), le donne rappresentano il 70% della forza lavoro nel campo della salute a livello globale.
In Italia, le donne sono il 67% del personale all’interno del Sistema sanitario nazionale (SSN). Dai dati del Conto annuale del Ministero dell’Economia e delle finanze emerge che tra i medici la percentuale di donne e uomini è abbastanza vicina, mentre in tutte le altre professioni sanitarie la quota femminile supera di molto quella maschile. Nonostante il peso delle donne nel settore, esiste ancora una disparità di genere a favore degli uomini in punto di retribuzione. Secondo uno studio condotto da Lenstore, nelle professioni sanitarie il divario retributivo tra uomini e donne è del 24% con un salario annuo medio femminile di € 32.116, contro una retribuzione annua media maschile di € 42.082.
Nella maggior parte dei casi, tale disparità retributiva non è giustificata da maggiori qualifiche o migliore grado di istruzione da parte degli uomini. Nel comparto sanità, le donne generalmente svolgono in numero maggiore lavori meno prestigiosi e meno pagati, e in quota maggiore lavorano part time.
Secondo il World Economic Forum’s 2018 Global Gender Gap Report, solo il 35% delle donne che lavorano in sanità rivestono ruoli manageriali (WEF, 2018). I ruoli di leadership in sanità restano quindi in prevalenza appannaggio degli uomini. E’ stato rilevato (dati FIASO 2021) che a fronte del 26,28 % di donne iscritte nell’elenco nazionale degli idonei a ruolo di Direttore generale, solo il 18,18% sono direttori generali. Anche per le altre posizioni di leadership la rilevazione FIASO evidenzia carenza di donne ai vertici: solo il 35,1 % sono Direttori Amministrativi; il 32,2 % sono a capo della Direzione socio-sanitaria; 30% sono a capo delle Direzioni strategiche.
A fronte di tale quadro, il Ministero della Sanità, con decreto 12.04.2022, ha istituito un Tavolo tecnico per verificare le criticità della condizione occupazionale delle donne in sanità e approfondire le tematiche relative alla valorizzazione professionale delle stesse (con particolare riferimento ai settori della ricerca e della formazione). Ciò al fine di individuare soluzioni efficaci per contrastare le disuguaglianze, migliorare la condizione lavorativa e valorizzare le professionalità delle donne nel predetto settore.
L’obbiettivo principale dell’azione del Tavolo è quello di individuare le politiche più idonee e le possibili iniziative istituzionali tese a incentivare l’equo accesso delle donne ai ruoli di vertice nelle professioni sanitarie (anche in linea con quanto previsto dall’obiettivo 5 dell’Agenda ONU 2030) e favorire il pieno sviluppo professionale delle loro competenze.
Qualora in seno ai lavori del Tavolo dovessero emergere aspetti specifici meritevoli di approfondimento, il coordinatore del gruppo di lavoro potrà consultare, a seconda delle esigenze, esperti, rappresentanti di istituzioni pubbliche, associazioni o società scientifiche, in possesso di comprovata esperienza e competenza nei temi trattati (tra le associazioni finalizzate alla promozione della leadership femminile nella sanità si segnala “Donne leader in sanità”). Il coordinatore potrà altresì costituire dei sottogruppi di lavoro per la trattazione di specifiche tematiche.
I lavori del Tavolo tecnico dovranno terminare entro il 15.09.2022 con la presentazione al Sottosegretario Pierpaolo Sileri di una relazione finale, al fine di permettere, eventualmente, l’avanzamento delle proposte emerse al Governo e al Parlamento, anche in vista dell’approvazione del bilancio dello Stato per gli anni 2023-2025.