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Study on Inequality in Life and Death

Diversity & Inclusion - Redazione - 2 Maggio 2025

L’Alleanza Internazionale per la Disabilità (IDA) lancia oggi un nuovo, potente e urgente rapporto“Study on Inequality in Life and Death: The Duty to Investigate and Remedy the Systemic Causes of the Deaths of Persons with Disabilities under International Law“. Lo studio globale espone le carenze sistemiche che contribuiscono alla morte prevenibile e prematura delle persone con disabilità in tutto il mondo. Scritto da Gerard Quinn, ex relatore speciale delle Nazioni Unite per la disabilità, lo studio invita i governi, gli organismi internazionali, la società civile e i ricercatori ad affrontare e smantellare le profonde disuguaglianze rivelate.

Ogni persona ha il diritto intrinseco alla vita, alla dignità e all’uguaglianza, ma per le persone con disabilità questi diritti sono tragicamente violati, non solo nella vita ma soprattutto nella morte“, ha dichiarato il dottor Nawaf Kabbara, presidente dell’IDA. “Questo rapporto deve sconvolgere il mondo e indurlo ad agire con urgenza. Rivela che le persone con disabilità non stanno semplicemente morendo prematuramente, ma sono sistematicamente trascurate e ignorate.

Lo studio richiede un’azione immediata e coordinata, delineando chiare raccomandazioni:

  • I governi devono urgentemente istituire meccanismi investigativi indipendenti, utilizzando il Protocollo di Minnesota per esaminare le morti sospette in modo esaustivo, smascherando le cause sistemiche anziché liquidarle come “naturali”.
  • Gli organismi internazionali per i diritti umani, tra cui il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, devono chiarire e ampliare le interpretazioni del diritto alla vita, assicurando che i governi adempiano ai loro obblighi di protezione.
  • Gli organismi regionali, tra cui l’Unione Africana, l’Organizzazione degli Stati Americani e il Consiglio d’Europa, devono migliorare i quadri di indagine sui decessi legati alla disabilità, incorporando una riforma sistemica.
  • Le organizzazioni di persone con disabilità (OPD) devono guidare gli sforzi di advocacy, assicurando che i rischi sistemici identificati nelle indagini si traducano in veri e propri cambiamenti politici.
  • Gli istituti di ricerca sono invitati ad adottare approcci intersezionali e al corso della vita per comprendere meglio ed evidenziare i determinanti sociali della salute e i rischi di mortalità cui sono esposte le persone con disabilità.

Le storie e i casi di grande impatto riportati in questo studio riflettono un profondo coraggio e una grande capacità di recupero“, ha aggiunto la dott.ssa Kabbara. “Ci impegniamo inequivocabilmente a perseguire la giustizia per coloro che abbiamo perso, guidati da una visione di profonda trasformazione sistemica. La comunità globale non deve più accettare il silenzio e l’inazione come risposte accettabili“.

Questo studio di riferimento mette la società di fronte a una cruda realtà che richiede responsabilità, riforme strutturali e un impegno incessante per rafforzare l’attuazione dei diritti delle persone con disabilità.

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